venerdì 29 febbraio 2008

The show must go on


Padre Mario Peron si aggiudica il premio "Spregevole" del mese di Febbraio.
Sbaragliando gli altri rivali, tipo i carcerieri di Guantanamo e Olly&Rosy.
La notizia non è esattamente di primo pelo, ma merita.
Insomma sto parroco di un ridente paesino del Trentino, un giorno di gennaio, ha pensato bene di continuare la celebrazione della
santa subito messa, nonostante che il signor Pio Leita, di 86 anni sia stramazzato al suolo colto da infarto.
I primi interventi dei medici e successivamente l'arrivo dei necrofori, non hanno impedito al prode Peron di continuare ciò che era previsto per il palinsesto di quel mattino.
La sua audience di vecchietti assetati di fede non avrebbe potuto rinunciare alla dose quotidiana di liturgia , quindi meglio non rischiare di turbarli e continuare ad invocare tanto per.
Il prete pasionario ha dichiarato che gia' che c'erano tanto valeva pregare tutti insieme per il povero fedele.
Certo. Diciamo pure che sicuramente gli avranno svuotato le tasche per racimolare qualche spiccetto per la questua. D'altra parte il signor Pio era in chiesa per quello.
E se avesse perso sangue, non faccio fatica a credere, che l'antica massima " prendete e bevetene tutti" avrebbe acquistato tutto un altro senso.
Un uomo morto in chiesa, e il prete burocrate e cinico che continua. The show must go on!
Come minimo Cattelan dovrebbe farci un'installazione da esporre in qualche Guggenheim a caso.
O direttamente in piazza san pietro durante un angelus qualsiasi.

lunedì 25 febbraio 2008

Non mollare Paul!!! Un paese di vecchi...


A me il fatto che Paul Thomas Anderson, che di fatto è un genio conclamato non sia riuscito a vincere l'oscar pure questa volta, mi mette in agitazione.
Dico, che deve fare di piu' 'sto poraccio? Ai tempi di Magnolia, hanno fatto vincere American Beauty, ma almeno la regia spettava a lui , no niente, neanche lo script memorabile è stato considerato.
Quest'anno con There will be blood stava li bello tronfio e candidato; io ho tirato tardi per vedermi la diretta dallo Shrine Auditorium . Ero tranquillo. Niente . Miglior film /miglior regia, i fratelli Coen. Non è un paese per vecchi.
Che è un grande film e chi lo nega. La sfiga vuole che P.T. non capiti mai in un anno in cui ci sono delle cose tipo Shakespeare in love o il Paziente Inglese, e allora si che vincerebbe a mani basse.
No. Anche quest'anno c'erano pure Juno, Espiazione, Michael Clayton, grandi film.
Non è un paese per vecchi dicono.
E invece si. E' proprio una giuria di vegliardi che non si accorgono dello scandalo.
E quando ti ricapita There will be blood (Il Petroliere nella spiccia traduzione italica)?
Questo film è cinema allo stato brado. Capolavoro necessario e nero. Tipo petrolio appunto.
Necessario e nero. Da cui infinite allegorie che ne conseguono.
Mi piace pensare che P.T. Anderson ieri abbia fatto finta di incassare con nonchalanche l'ennesima ingiustizia, ma poi in realtà abbia realizzato letteralmente la frase profetica del suo film.
Ci sarà sangue? Certo che si. E tutti che scappavano, vecchi alla rinfusa che si accalcavano e ettolitri di sangue che zampillavano. E i Coen che si divertivano a immaginare il seguito.



Ma c'è un ma...
ma la cosa che mi piace di piu' di Paul Thomas Anderson , oltre al suo essere cinema, è proprio che non fa finta di essere sportivo se perde. Quando dividono lo schermo in 5 parti con tutti i candidati, e sente che non chiamano il suo nome, mentre tutti impostano il sorriso di circostanza, lui no.
Lui preferisce di no. Si incazza,e fa quella faccia come a dire..."Sono il piu' bravo e voi, come al solito, non capite un cazzo". Ma va benissimo così...
ci sarà sangue...

giovedì 21 febbraio 2008

Per il tuo bene



Traumatizzare i bimbi in generale aiuta.
Dopo ti senti meglio. Mi piacerebbe organizzare un corso, delle matineè. qualcosa del genere.
Dunque.
Per prima cosa
è terapeutico
i bambini possono essere controllati, come faresti d'altra parte con qualsiasi cosa di tua proprietà ( e fanculo a Gibran e alle stronzate del profeta)
Tu hai l'ultima parola su tutto, su quali vestiti deve indossare ( puoi anche sperimentare abbinamenti di colore che su di te non oseresti mai); puoi impedirgli di vedere alcuni amichetti. L'importante è essere consapevoli che non ha voce in capitolo. Su niente.
Fai passare( fin da quando è molto piccolo) l'informazione basica che tu lo amerai solo e soltanto se sarà un vincente. Niente amore ad ogni costo. No no. Dimostrami che lo meriti.
D'altra parte la vita è veramente dura. Ed è meglio abituarlo subito all'abiura del mondo intero.
Indi e per cui buona norma è distruggere la sua autostima che geneticamente riesce a venir fuori comunque.
Occorre un esempio pratico. Il disegno che vi regala a cinque anni sorridente con l'albero, la casa, la macchina e papà e mamma, e il cane, insomma quello, via, si fionda dalla finestra, si straccia in mille pezzi, facendo capire bene al pargolo che quegli sgorbi dentro casa tua (e ribadisci bene tua of course) non possono entrare.
Inventati penitenze, notti al buio, esponilo alla gogna degli altri bambini, prendilo in giro di fronte agli altri. dai. tanto è un bambino. che sarà mai. sono solo dei bambini. digli che sono nati per sbaglio. che tu neanche c'eri.
Digli che sono in comodato d'uso, ma che non è detto che restino. Ammicca ai bambini degli spot, sospirando ..."ah se fossi come loro..." dandoti colpetti d'intesa con compagna/o che sia per rinforzare il concetto adulto.
Se ti chiedono di comprargli qualcosa, digli che siete poveri e che vedi piccolo (fingi veramente) moriremo tutti prima o poi. quindi a cosa ti serve l'ennesimo ovetto? sai che sorpresa?
Se piangono non consolateli. Imparate ad imitarli. E' divertentissimo. Fate delle foto ed evitateli. Fate delle riprese e mostrateli sfuocati, deformi. Invitate persone per vederli. Tipo circo.
Fate tutto questo e avrete creato materiale scottante per un fantastico libro di memorie quando avranno almeno trent'anni. Diventeranno miliardari. Film, soldi. E voi passerete la vecchiaia alla casa per anziani delle Maldive invece che a quella di Isernia scalo.

lunedì 18 febbraio 2008

Bibbia 24 ore su 24


Fateci caso. Sta arrivando il momento del giudizio.
Perchè è il futuro. E se non gli andiamo incontro, ci viene a prendere lui.
L'altro giorno mi è parso di origliare insieme alla suadente voce dell'arrotino e l'ombrellaio, il tonante e ben modulato proclama apocalittico di un gruppo di fanatici che girano col camioncino bianco, e lanciano bibbie (che fanno male se ben indirizzate) ai passanti peccatori e errabondi.
Sono molto carismatici e non puoi fare a meno di chiederti se la tua vita vale la pena di essere vissuta.
Il primo punto del loro programma di governo è stato questo.
"Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci"

Ora...a parte la fatica di capire cos'è esattamente la madia... per il resto ho pensato (come tutti credo) a proteggere le mie vacche e le mie pecore. D'altra parte, chi è che non ne ha di questi tempi?
Aspetto con inquietudine diffusa il resto del planning degli invasati che passano per le vie di questa città.
Nel frattempo continuo a fare crocifissi col pongo. Per ingannare l'attesa del giudizio.


Piccole certezze crescono :il negozietto sotto casa


Sotto casa mia (nei dintorni) c'è Apu.
Quello pachistano dei Simpsons. Ovviamente non è lui veramente ma poco ci manca.
Questi empori supermercati alimentari magazzini internet point stanno colonizzando anche il mio quartiere che diventa etnico get down.
quindi succede che un vecchietto di 92 anni si faccia portare la spesa a casa da un ventottenne cresciuto a Islamabad e tutto funziona perfettamente
succede che hanno qualsiasi cosa , costa un pò di piu', e chiude tipo alle 11 di sera che non è male.
oggi avevo bisogno di andare da Apu. Solo per capire che mi mancava qualcosa.
In fondo da queste parti stanno ridisegnando il panorama dei negozietti delle cose da dire, degli appunti, del passo dopo che ora mi mancano dieci centesimi, si non si preoccupi, cinecittà vive tempi di rinascita architettonica, mica dico cazzate.
Poi oggi però era chiuso. Mi ha preso male. Non è che hanno fatto una retata?
Perchè una volta nel congelatore due o tre carabinieri ci hanno trovato un pezzo di carne così malandata che pareva brutto non ricordargli delle regole.
E comunque la cosa piu' bella sono le peruviane che comunicano via webcam e dietro si sistemano una scenografia di colori, frutta, verdura e altre cose del genere
una specie di decor casalingo. per dire che tutto va bene.
Apu non dice nulla. Quella è casa sua,ma non te lo fa pesare.
Spero che domani Apu ci sia. Anche se lui non sa che lo chiamo Apu.

giovedì 14 febbraio 2008

Autofecondarsi a San Valentino?si può fare/ Yes we can


La notizia è di quelle appetitose, vista anche la giornata melensa che ci aspetta.
Dunque. Alcuni scienziati inglesi dell'università di Newcastle Upon Tyne ( e fino a qui tutto bene), stanno elaborando un sistema per prelevare le cellule staminali del midollo spinale delle femminucce e trasformarle, dopo (immagino) processi di pastorizzazione, frullati, beveroni bari, in quella antica bevanda della felicità che risponde al nome di sperma. versione light, diet, spermazero, icecool. Cose così.
Dunque. Occorre tracciare una linea a questo punto.
Quella sul maschio, che viene tagliato fuori dal processo antico eppure funzionante di partecipazione in quota sindacale fifty/fifty sulla creazione di una vita qualunque.

La cosa è seria. La ricerca è stata pubblicata sul prestigioso New Scientist (col sottotitolo mica cazzi, e sfido chiunque a trovare espressione + perfetta).
Son partiti gli esperimenti. Ovviamente sui topi da laboratorio, che ormai hanno come fardello le stronzate dell'uomo e se le accollano tutte senza rimedio.
Immagino tope sindacaliste che girano per le fogne della città riprendendo vecchi slogan...tipo la topa è mia e la gestisco io ( i roditori underground difettano di fantasia); e quintalate di topi barzotti depressi che tentano vari approcci, ma niente, non è cosa.
Un particolare inquietante di tutta la faccenda è che se le donne cominciano ad autofecondarsi, attingendo al loro midollo con una tessera a punti speciale, possono sfornare solo femmine, visto che il cromosoma Y è solo dei maschietti. Con i copyright abbastanza definiti.
Lo scenario è apocalittico quindi.
Non solo lo sperma diventerà demodè e vintage, tra pochi anni le uniche nate saranno donne.
Che si innamoreranno. Litigheranno. Parleranno male l'una dell'altra. Risse. Morsi. Calci. E a forza di sfregarsi i midolli spinali faranno dei figli.
Che fico!

propongo la convocazione in camera di consiglio di tutti gli spermatozoi di sinistra.
Occorre pensare a delle contromosse.

Tipo uno sciopero del marchio di fabbrica. O il pagamento dei diritti.
Almeno per un cromosoma. E perchè il nostro lava piu' bianco.

martedì 12 febbraio 2008

Avere ragione?


Sto rileggendo Il Don Chisciotte con intenti bellicosi sulla mia psiche sfasciata.
Rifletto. Tanto per.
Avere ragione sembra essere davvero importante. E' necessario per molte categorie di esseri umani.
Forse è una di quelle cose che non passa mai di moda.
Davvero.
La gente vuole avere ragione. Sempre. Oppure ti dice...hai ragione/ hai proprio ragione ma è chiaro che ti stanno reggendo il gioco. Sanno che potresti rimanerci male.
E' la ragione consolatoria. O per dire meglio, quella dei fessi.
Che poi avere ragione serve per lo piu' ad ammonticchiare quell'ego usato di cui ci serviamo quotidianamente. E di cui sembra non riusciamo a fare a meno. E infatti se uno comincia ad origliare i discorsi delle persone per strada, o mentre sono al telefono (sempre per strada) , o in qualsiasi altro contesto pseudosociale, la frase che piu' ricorre è appunto hai ragione , ma con diversi gusti.
- gusto sicumera ( "no, no, ma c'hai ragione") usata per liquidare qualcuno con una certa fretta
- gusto politicamente corretto ( "hai ragione tu, ha ragione lei, hanno anche ragione loro però, in questa storia tutti hanno un pò ragione") ecumenico insomma, o per meglio dire ignavo.
- fintamente sorpreso ("ma lo sai che hai proprio ragione?") assegnata tipo premio fair play che non serve a niente appunto.
- difensore d'ufficio ( " però dillo se ci vuoi sempre avere ragione tu?") detto come un avvertimento, che alla fine di solito si risponde...no no ( come se la ragione in sè portasse anche un pò sfiga, cosa che non escluderei).
La ragione non mi serve.
Preferisco avere torto. Siamo in pochi. Parafrasando Brecht, in una fantomatica sala d'attesa, i posti a sedere per quelli che hanno ragione sarebbero subito occupati; mi siedo dall'altra parte non c'è problema.
Non mi serve avere ragione. Anzi, meglio anche creare una certa distanza.
Aspetto con una certa ansia che un politico fondi il partito della ragione, il cui programma si limiti a dare ragione a tutti. Come un manifesto elettorale. Così, senza preoccuparsi esattamente di cosa. Me lo immagino che quest'uomo stringe mani, e annuisce con vigore. Ripete a tutti che hanno ragione. E loro ci credono.
Un mondo ideale.
Ragione ragione, raggiro.
Che poi ragione mi fa pensare a qualcosa di complesso, alla mente che viene sprecata per scopi poco nobili.
Mio padre nel periodo compreso tra la quarta elementare e la seconda superiore, visto il mio lento e graduale fallimento nelle materie pseudoscientifiche mi imponeva tipo mantra l'espressione Ragiona.
In me si scatenava uno stato d'ansia, che mandava in torto i miei circuiti.
Niente. Perchè ragionare quando si può tranquillamente fare tutto senza?
E magari prendere in pieno una botta che ti costringe a lasciar stare la ragione. Qualcosa che ti rintrona. Mi piace l'espressione rintrona. Rin-tronato. Ritornare sul trono della propria libertà mentale. Guardare oltre.
E accorgersi che al mondo ci sono apposta i mulini a vento.
E che alla fine Don Chisciotte, per quanto ne so, aveva davvero ragione.

venerdì 8 febbraio 2008

Arrivedorciiii...ci si vede in Bhutan


Con la premessa che tra poco piu' di due mesi in questo meraviglioso paese chiamato Italia ci saranno le elezioni, mi permetto di ipotizzare alcune semplici mosse (che rientreranno nella categoria semplici mosse pappappero) tanto per evitare il compiersi dello scempio.


Trasferiamoci tutti in Bhutan.
Li c'è la felicità interna lorda.
Qui c'è il lordume interno degli infelici cronici.

Unico avvertimento.
Il re ( tale Kesar Wangchuk, 26 anni) ha messo come limite 7000 ingressi l'anno.
Mettiamoci in fila senza spingere.

ah...quasi dimenticavo
laggiu'
gli manca l'acqua e vivono con pochi spiccetti.
Niente, sono proprio felici.

Ultimo avvertimento
attenzione agli Yak! Achtung Yak!
(che sono tipo delle vacche extralarge estremamente suscettibili se gli parli dell'italia)
scendono a valle all'impazzata e minacciano di buttarsi di sotto.
oppure diventano tristissime all'improvviso e tengono il muso lungo per almeno tre giorni.
mandando a puttane tutto il Bhutan.
che senza Yak vede crollare il suo fil (felicità interna lorda)

già detto?
è colpa dell'italia
mi rende cerebro/offeso

mercoledì 6 febbraio 2008

un amichetto mio bravo in tutto


Probabile che sia solo un periodo complicato ma ultimamente faccio uno strano sogno.
Vado ad illustrarlo.
Dunque, c'è questa intera famiglia di testimoni di geova che occupa il mio palazzo e tutti quelli del circondario. Per prima cosa ristagnano davanti casa della signora del terzo piano. Ma non sanno che è sorda. O forse è morta. Da cui la puzza. Io però nel sogno sono molto realista, e gli dico che in realtà la vegliarda è sia non udente, che altamente puzzante. Quindi non gli risponderà.
Loro visto che hanno trovato un tenero virgulto like me dall'aspetto distaccato, ci provano a convincermi delle loro "buone intenzioni".
Il problema, è che adesso, un pò come gli zingari, i testimoni di geova ( da ora in poi tdg) mandano avanti i bambini, che come giocattolo esca usano il pupazzo della foto.
Un gesu' tipo playmobil che puoi stringere nelle mani tutto il tempo che vuoi.
Lui annuisce se scuoti la mano, diniega se dinieghi la mano (anche se non so come si fa); puoi usarlo come schiaccianoci ma non è che funzioni perfettamente allo scopo. Ma tant'è.
Puoi simulare che vada a sanremo e vinca a mani basse; puoi simulare che vada a sanremo, neanche si azzardi a cantare, ma che in un colpo solo faccia tornare la vista ad Annalisa Minetti, Aleandro Baldi Bocelli, trasformi Cutugno in un punkabbestia che presenta la nuova versione dell'italiano vero, insomma cose così; i tdg usano questi pupazzi di nuova generazione per spiarti. Leggende popolari raccontano che anche se non apri la porta, loro riescono a calarlo nelle tua dimora con altri mezzi miracolosi.
Fa uno strano effetto trovarsi un cristo in miniatura che ti osserva mentre ciondoli per casa tipo cavaliere errante imprecando piu' o meno per ogni cosa ti succede.
Se si sente nominato il pupazzo emette un grido barbaro udibile a distanze siderali.
E' per questo che mi sveglio.
Ma...inquietudine biblica ...il pupazzo jesus non c'è.
E infatti torno in me ( o qualcosa del tipo) e mi ricordo che c'è uno spettacolo che hanno portato quest'estate al Fringe festival di Edimburgo, che si chiama "Bigger than jesus". Stavo li.
Ma non l'ho visto. Eppure devi essermi entrato dentro comunque.
Lo dico. Ho la nausea.

domenica 3 febbraio 2008

solo un'ipotesi?


Questo è il Colosseo che brucia così come me lo immagino io.
Si accartoccia un pò, e quello che resta alla fine è un mucchietto di cenere.
Bene.
dunque dividiamoci i compiti.
Urge quarcheduno che depositi da quelle parti materiali di svariato tipo altamente infiammabile (fate vobis) e comunque manometta alla bisogna sostanze combustibili.
Se qualcuno in questi giorni capita per Nappule, potrebbe prelevare qualche quintalata di munnezza e adagiarla nottetempo intorno a sto teschio de roma , da adesso in poi colosseo. La munnezza prende fuoco che è una bellezza. Poi dunque...vediamo...ah si, occorre qualche piromane full time, e la negligenza sanissima di individui filofochisti. Stanno partendo i casting in questi giorni.
Si richiedono vecchi impianti elettrici difettosi lasciati allo stato brado con possibilità di scariche da utilizzare tipo carbonella per barbecue.
Olimpiadi di fumo di qualsiasi tipo nell'area sopracitata, con l'accortezza di lanciare la cicca accesa nei buchi der colosseo.
Bombole di gas come se piovesse.
Ma speriamo che non piova altrimenti a che serve?
al massimo un fulmine che appicci il tutto e dovrebbe funzionare.
n.b.
ovviamente il sogno finisce con Nerone che mi chiede da accendere. ma io gli rispondo che ho smesso.

venerdì 1 febbraio 2008

Ammazza la vecchia col cric


C'è questa vecchia che abita al piano di sotto che non schiatta.
Niente. Sono arrivato in questa casa circa otto anni fa, e lei c'aveva già tipo novantasei anni.
Me ne sono accorto perchè avvoltoi travestiti da agenti immobiliari stazionavano sotto casa sua, sperando di occupare subito la sua dimora.
La vecchia ogni tanto sparisce, non emette suoni, rumori di fondo, sospetto sia morta, invece risorge.
Sempre. Deve avere dei jolly nascosti.
Ora avrà qualcosa come centoquattro anni (104!) e non molla.
Rosario a palla tutti i giorni, mariadefilippi e ovviamente (manco a dirlo) rete4.
E' SORDA. Porcaputtana. Non ci sente proprio. Sorda. Volume televisore costantemente a livello warner village ultramoderno. Niente. I suoi padiglioni auricolari non ammettono un livello di intensità inferiore a 78.
Il palazzo intero traballa. E' impossibile comunicare con lei. Talmente sorda che non ci sente.
Di notte tendenzialmente dorme.
Due notti fa però piangeva. L'ho sentita senza neanche sforzarmi troppo. Erano le quattro. Non dormivo.Lei in compenso ha cominciato una litania...non riesco a dormire oddio mio aiutami che devo fare, madonna mia come soffro io , non riesco a dormire aiutatemi tutti, e come sono vecchia e nessuno mi pensa, nessuno mi vuole, e se non dormo che faccio...
Questa tiritera in loop continuo per almeno un'ora. Alle cinque come tutti i vecchi del mestiere, si è alzata.
E ha cominciato col rosario. Non scherzo.
Andrà all'inferno con tutte queste preghiere. Quando la incontro per le scale, la saluto con un cenno, simulo un sorriso (tanto non ci sente), e le dico...è troppo...così è troppo. Lei non capisce niente.
Aggiungo altre parole a caso...cattiva, basta vita, ad un certo punto morire non è così male sai?

però non serve.
allora l'altro giorno ho comprato delle cuffie wireless e le ho messe nella buca della posta della signora.
Ma non c'entravano; allora le ho suonato. Ma non mi ha aperto. Non sente. allora ho citofonato. niente. le ho lasciate sotto lo zerbino. Niente. Rimaste li tre giorni.
Adesso sto provando col cloroformio.
Ne faccio uso personale. Per dormire e tutto quel che ne consegue.

Il vero problema è che non riesco a ricordare dove ho messo il cric altrimenti la vecchia sarebbe spacciata...