martedì 12 febbraio 2008

Avere ragione?


Sto rileggendo Il Don Chisciotte con intenti bellicosi sulla mia psiche sfasciata.
Rifletto. Tanto per.
Avere ragione sembra essere davvero importante. E' necessario per molte categorie di esseri umani.
Forse è una di quelle cose che non passa mai di moda.
Davvero.
La gente vuole avere ragione. Sempre. Oppure ti dice...hai ragione/ hai proprio ragione ma è chiaro che ti stanno reggendo il gioco. Sanno che potresti rimanerci male.
E' la ragione consolatoria. O per dire meglio, quella dei fessi.
Che poi avere ragione serve per lo piu' ad ammonticchiare quell'ego usato di cui ci serviamo quotidianamente. E di cui sembra non riusciamo a fare a meno. E infatti se uno comincia ad origliare i discorsi delle persone per strada, o mentre sono al telefono (sempre per strada) , o in qualsiasi altro contesto pseudosociale, la frase che piu' ricorre è appunto hai ragione , ma con diversi gusti.
- gusto sicumera ( "no, no, ma c'hai ragione") usata per liquidare qualcuno con una certa fretta
- gusto politicamente corretto ( "hai ragione tu, ha ragione lei, hanno anche ragione loro però, in questa storia tutti hanno un pò ragione") ecumenico insomma, o per meglio dire ignavo.
- fintamente sorpreso ("ma lo sai che hai proprio ragione?") assegnata tipo premio fair play che non serve a niente appunto.
- difensore d'ufficio ( " però dillo se ci vuoi sempre avere ragione tu?") detto come un avvertimento, che alla fine di solito si risponde...no no ( come se la ragione in sè portasse anche un pò sfiga, cosa che non escluderei).
La ragione non mi serve.
Preferisco avere torto. Siamo in pochi. Parafrasando Brecht, in una fantomatica sala d'attesa, i posti a sedere per quelli che hanno ragione sarebbero subito occupati; mi siedo dall'altra parte non c'è problema.
Non mi serve avere ragione. Anzi, meglio anche creare una certa distanza.
Aspetto con una certa ansia che un politico fondi il partito della ragione, il cui programma si limiti a dare ragione a tutti. Come un manifesto elettorale. Così, senza preoccuparsi esattamente di cosa. Me lo immagino che quest'uomo stringe mani, e annuisce con vigore. Ripete a tutti che hanno ragione. E loro ci credono.
Un mondo ideale.
Ragione ragione, raggiro.
Che poi ragione mi fa pensare a qualcosa di complesso, alla mente che viene sprecata per scopi poco nobili.
Mio padre nel periodo compreso tra la quarta elementare e la seconda superiore, visto il mio lento e graduale fallimento nelle materie pseudoscientifiche mi imponeva tipo mantra l'espressione Ragiona.
In me si scatenava uno stato d'ansia, che mandava in torto i miei circuiti.
Niente. Perchè ragionare quando si può tranquillamente fare tutto senza?
E magari prendere in pieno una botta che ti costringe a lasciar stare la ragione. Qualcosa che ti rintrona. Mi piace l'espressione rintrona. Rin-tronato. Ritornare sul trono della propria libertà mentale. Guardare oltre.
E accorgersi che al mondo ci sono apposta i mulini a vento.
E che alla fine Don Chisciotte, per quanto ne so, aveva davvero ragione.

4 commenti:

identity crash ha detto...

spregy sei un poeta. bellissimo post
W i rin-tronati! besos
a

spregevole ha detto...

Mercì Identity Crash.
Il tuo blog mi fa letteralmente tagliare. Ma già lo sai...
se ci fanno fare quello che stiamo aspettando...davvero grandi cose.
ricchi premi & cotillon (gasp!)

Anonimo ha detto...

effettivamente non avevo mai pensato a quanto è bello essere rintronati.
notevole.

Anonimo ha detto...

avere torto non è male.